Martedì 17 marzo all'Istituto Ortopedico Rizzoli è stato eseguito il primo intervento su paziente con Coronavirus: una procedura chirurgica urgente su una paziente con protesi d’anca lussata che la costringeva a letto, senza possibilità non solo di camminare, ma nemmeno di stare seduta in sedia a rotelle. Tutto il percorso di assistenza si è svolto seguendo le procedure di protezione del personale e degli altri pazienti ricoverati.
La paziente è arrivata in ambulanza al Pronto Soccorso del Rizzoli ed è stata trasferita in reparto, dove è stato attivato l’isolamento preventivo ed eseguito il tampone. Poi l’intervento chirurgico eseguito ieri pomeriggio in una sala operatoria dedicata, un ambiente protetto all’interno del blocco operatorio di solito utilizzato per le revisioni delle protesi infette e le malattie infettive dell'osso.
Tutta l’equipe chirurgica, guidata dal prof. Cesare Faldini, direttore della Clinica Ortopedica e traumatologica I, ha indossato protezioni aggiuntive ed è uscito dalla sala operatoria attraverso un percorso dedicato.
La paziente affronta da oggi il post operatorio in isolamento e appena le condizioni cliniche lo consentiranno sarà trasferita. “Dobbiamo essere pronti a gestire anche questo tipo di situazioni - sottolinea Faldini. - La diffusione del coronavirus comporta il fatto che alcuni pazienti contagiati possano anche subire un trauma e necessitare di un intervento, che oggi il Rizzoli è pronto ad eseguire.”
Il Rizzoli garantisce tutte le urgenze ortopediche dell’area metropolitana di Bologna, secondo il piano attivo da questa settimana per fronteggiare l’emergenza sanitaria.