La Regione Emilia-Romagna a fianco dell'Istituto Ortopedico Rizzoli e della Fondazione IOR
1 Febbraio 2023La Regione Emilia-Romagna, con una nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale, ha decretato il finanziamento per 2,2 milioni di euro per la “rifunzionalizzazione del Piano Copertura Edificio ‘Monoblocco’ dello IOR”, cioè la terrazza all’ultimo piano dell’ala moderna dell’ospedale, con affaccio su Bologna.
Il progetto “Terrazza dei Bambini” che la Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli ha indentificato come prioritario nelle sue campagne di raccolta fondi partite lo scorso dicembre porterà alla realizzazione di nuovi spazi coperti polifunzionali sulla terrazza del monoblocco ospedaliero dedicati in particolare ai pazienti pediatrici e oncologici e alle loro famiglie per migliorarne la permanenza, talvolta prolungata e ricorrente, in ospedale.
Il Rizzoli, che ha fortemente voluto e promosso questo progetto nell’ottica di una sempre maggiore attenzione ai bisogni di questi particolari pazienti, sosterrà le spese di realizzazione della parte strutturale e muraria dei nuovi spazi, a cui è destinato il finanziamento regionale.
La Fondazione, come suo primo atto per la realizzazione del progetto, sosterrà gli oneri della progettazione architettonica dei nuovi spazi e finanzierà con raccolte fondi successive le opere strutturali e gli arredi necessari.
“Nuovi spazi – sottolinea il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna – che rappresentano nuove opportunità per i nostri pazienti e per chi li accompagna nel percorso di cura, le famiglie in primis, insieme agli operatori sanitari, le insegnanti della scuola in ospedale, i volontari delle associazioni. C’è una comunità che vive il periodo trascorso in ospedale a fianco dei pazienti più piccoli, e la terrazza garantirà un luogo di socialità e accoglienza.”
“Il finanziamento regionale ha due caratteristiche – commenta l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini –. Da un lato, come previsto dalle norme, si inserisce nella tradizionale programmazione delle attività per la cura dei pazienti pediatrici ortopedici e oncologici del Rizzoli. Dall'altra ha il merito di favorire l'umanizzazione delle cure, un elemento fondamentale per la qualità della nostra sanità. Prendersi cura dei pazienti, infatti, significa avere cura di tutto il loro percorso, non solo della parte clinica, ma di tante altre esigenze quotidiane. E, in questo senso, la Terrazza dei Bambini è un luogo in cui l'umanizzazione prende forma concreta. Un ringraziamento particolare alla Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli che si unisce a noi e allo IOR in questo sforzo economico, per continuare a fare di questo ospedale un punto di riferimento internazionale e hub per attività specialistiche di ortopedia oncologica e pediatrica.”
Il progetto
Il progetto riguarda l’ampliamento degli spazi in copertura destinati all’accoglienza dei pazienti e la realizzazione di nuovi spazi abitabili dedicati soprattutto ai giovani pazienti, che, quando costretti a lunghi periodi di degenza, possano trascorrere ore in attività didattico-ricreative non interrompendo il loro percorso terapeutico e riabilitativo.
La Terrazza dei Bambini sarà realizzata in stretta connessione con i lavori di consolidamento sismico - finanziati con fondi PNRR - a cui sarà sottoposto l’intero monoblocco: il nuovo spazio di circa 800 mq sarà infatti appoggiato sui grandi elementi verticali portanti previsti da questo progetto che si ergeranno sul fronte Sud Est dell’edificio.
Lo spazio, modulabile e suddivisibile secondo le specifiche esigenze degli operatori e dei pazienti, è suddiviso in sei macroaree non rigidamente definite ma “sottintese” dai particolari di arredi e finiture:
- l’area Biblioteca e ludoteca, dove poter studiare e consultare libri;
- l’area Learning, dove poter organizzare gruppi di studio con educatore e svolgere attività didattica;
- l’area Soggiorno, baricentrica alle altre aree, dove degenti e parenti possano sostare;
- l’area Kids, dedicata ai pazienti più piccoli con arredi ed attrezzature tratte dal mondo dell’educazione infantile;
- l’area Eventi, dove organizzare eventi didattico-ludici (musica, teatro, conferenze, proiezioni);
- l’area Laboratorio didattico, estesa anche ad una loggia-serra adiacente, dove svolgere attività manuali ed esperienziali.
Il progetto si concentrerà, inoltre, sull’ideazione di finiture, prestazioni e confort degli ambienti interni, nonché sugli arredi stessi: tutta la progettazione concorrerà a connotare queste nuove aree come spazi privi di ogni riferimento ad ambienti di tipo ospedaliero, riducendo lo stress psicologico che questi ambienti provocano sul paziente. Il progetto della terrazza sarà ecosostenibile e con basso impatto paesaggistico.
Elemento caratterizzante il progetto è il “sistema” del verde e delle facciate vetrate. Un’ampia bordura verde sarà posta sul perimetro esterno della nuova struttura così da arricchire e far percepire la facciata in continuità con la collina retrostante. L’ampia facciata vetrata, oltre a favorire la vista sul centro storico, riduce la netta separazione fra interno ed esterno favorendo, inoltre, l’ingresso di luce naturale in tutta la struttura.
“Grazie a questo progetto – afferma Federica Guidi, presidente della Fondazione – potremo dare un grande contributo all’accoglienza dei piccoli pazienti che stanno molto a cuore alla Fondazione. L’importante finanziamento regionale coprirà i costi della parte strutturale dei nuovi spazi e noi potremo concentrarci sulla raccolta dei fondi necessari per la progettazione e per renderli funzionanti e perfettamente accoglienti. Speriamo di raggiungere con l’aiuto di tutti le cifre necessarie per completare al meglio le nuove aree.
Partecipare ad un progetto così importante è motivo per noi di grande orgoglio, sono fiduciosa che saremo in grado di supportare la visione innovativa dell’ospedale con le risorse che merita per rendere meno pesanti le condizioni dei piccoli pazienti costretti a lunghi periodi di degenza. Stiamo lavorando per allargare il numero dei sostenitori e intessere rapporti con la città e le realtà produttive del territorio e ci stiamo impegnando per organizzare eventi di raccolta fondi di diverse tipologie ai quali inviteremo tutti a partecipare, perchè crediamo che insieme potremo realizzare grandi e ambiziosi progetti per sentire ancora un po’ più nostro un ospedale che è da sempre parte dell’identità della nostra città”.
I restanti progetti della Fondazione IOR
Restano aperte le campagne di raccolta fondi su tutti gli altri progetti della Fondazione
“Rizzoli su misura” riguarda, invece, la realizzazione di un Laboratorio 3D altamente tecnologico per la progettazione “su-misura” e la stampa 3D delle protesi e di uno spazio museale accessibile al pubblico che mostri, attraverso i materiali dell’archivio, l’evoluzione del percorso di ricerca dell’Istituto e come, dalle prime radiografie in vetro dei primi del ‘900, si sia arrivati alle protesi “custom made” e allo studio dei casi specifici, andando sempre più verso la personalizzazione delle cure.
Do.PO, Donazioni Protesi Ortopediche, prevede la realizzazione di un fondo a supporto della donazione di protesi a chi ha subito amputazioni a causa di particolari patologie o eventi bellici e ha bisogni speciali che non trovano risposta adeguata nell’offerta istituzionale come bambini, sportivi o pluriamputati.
EOS prevede l’acquisto di un’apparecchiatura radiologica di ultima generazione che consente di studiare i difetti della colonna vertebrale e degli arti inferiori, particolarmente indicato per lo studio delle patologie dei bambini perchè abbassa al minimo le radiazioni ionizzanti.
Infine, un progetto per la valorizzazione del patrimonio storico dell’ex Convento di San Michele in Bosco che prevede il restauro della facciata della Biblioteca scientifica e il ripristino del giardino all’italiana nelle sue originarie forme rinascimentali, con il recupero della fontana circolare, della scala di ingresso e delle panchine dell’epoca oltre che della parte verde per ospitare eventi culturali e scientifici.
La Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli
La Fondazione nasce grazie al gesto filantropico di nove protagonisti del tessuto industriale e imprenditoriale emiliano che si sono schierati al fianco del rinomato ospedale. Otto aziende, fra cui Automobili Lamborghini S.p.A., CRIF S.p.A, Ducati Energia S.p.A., Emil Banca Credito Cooperativo Soc. Coop, GDTRE S.r.l., GVS S.p.A., Macron S.p.A., Rekeep S.p.A., e il Cavalier Roberto Bertazzoni. Il suo obiettivo è affiancare il Rizzoli in tre settori principali: nel miglioramento della qualità dell’assistenza, della cura e dell’accoglienza ai pazienti; nel sostegno alle attività di ricerca scientifica e nella valorizzazione, promozione e tutela del suo patrimonio culturale per assicurarne le migliori condizioni di conservazione e fruizione pubblica.
Del CDA guidato da Federica Guidi (presidente e amministratore delegato di Ducati Energia S.p.A.) fanno parte Umberto Tossini (chief human capital officer di Automobili Lamborghini S.p.A.), Carlo Gherardi (amministratore delegato di CRIF S.p.A.), Gianluca Pavan (vicedirettore generale di Emil Banca Credito Cooperativo Soc. Coop), Giovanni Domenichini (amministratore delegato di GDTRE S.r.l.), Roberta Scagliarini (responsabile filantropia di GVS S.p.A.), Gianluca Pavanello (amministratore delegato di Macron S.p.A.), Paolo Leonardelli (consigliere di amministrazione di Rekeep S.p.A.) e Matteo Tamburini (in rappresentanza del Cavalier Roberto Bertazzoni).
Fanno parte del CDA della Fondazione anche il presidente del Comitato Consultivo Misto del Rizzoli, che riunisce le associazioni di volontariato attive in ospedale, carica attualmente ricoperta da Giovanni Bitonti, il chirurgo ortopedico Roberto Rotini, già direttore della Struttura di Chirurgia della Spalla e del Gomito del Rizzoli, il chirurgo pediatra Paolo Messina, componente del Consiglio di Indirizzo e Verifica del Rizzoli e il direttore generale dell’IOR Anselmo Campagna.