BIOTUM è una biobanca dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli che si occupa di raccogliere materiale biologico e dati associati di pazienti affetti da neoplasie benigne e maligne a carico dell’apparato muscolo scheletrico.
Definizione di biobanca
Con il termine "Biobanche" si definiscono delle unità di servizio, senza scopo di lucro, deputate alla raccolta organizzata e alla conservazione di materiale biologico (come sangue, tessuto, cellule e DNA) e dei dati a esso associati, da destinare alla diagnosi e/o alla ricerca. Le biobanche rappresentano quindi un’importante risorsa per ogni Istituto di Ricerca e cura e per tutta la comunità scientifica.
La nostra storia
La costituzione di una biobanca diviene necessaria per vari motivi che cambiano con le esigenze, ogni volta diverse, sia nel campo della ricerca che della diagnosi. E' per questo che, a partire dal 1990, nel Laboratorio di Ricerca Oncologica, diretto dal Dr. Piero Picci, inizia, grazie alla collaborazione tra l’Anatomia Patologica, che allora era collocata presso l’Ospedale M. Malpighi ed il reparto di Chirurgia Oncologica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR), una prima raccolta di materiale biologico.
- Nel 2000 l’Anatomia Patologica si trasferisce al Rizzoli ed inizia una collezione autonoma costituita da campioni tissutali.
- Nel 2002 nel Laboratorio di Ricerca Oncologica si costituisce ufficialmente la Biobanca, deputata alla raccolta ed alla gestione del materiale biologico, per fini di ricerca e di approfondimento diagnostico, per la quale si arruola personale addetto creando un data base di gestione specifico.
- Nel 2002 le due collezioni si fondono a formare un’unica Biobanca.
- Dal 2008 la nostra Biobanca è inserita nella “Rete Italiana delle Biobanche per l’Oncologia” (RIBBO) con la quale si è cooperato alla creazione del progetto europeo BBMRI (Biobanking and Biomolecular Resources Research Infrastructure) del quale ne è diventata partner dal 2013.
Dal febbraio 2019, il Dr. Alberto Righi è stato nominato temporaneamente responsabile della Biobanca dei tumori muscolo scheletrici (BIOTUM) all’interno del progetto approvato dalla Regione Emilia Romagna dal titolo: “Programma pluriennale degli interventi per il potenziamento, la razionalizzazione ed il coordinamento delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti”. Dal 2005 la gestione di tale Biobanca è affidata alla Dr.ssa Giovanna Magagnoli, che si occupa della crioconservazione ed archiviazione dei tessuti e della registrazione dei dati associati su apposito supporto elettronico.
BIOTUM è situata presso la SSD di Anatomia ed Istologia Patologica dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli, diretta dal Dr. Marco Gambarotti, che raccoglie e conserva materiale biologico e dati associati derivanti da soggetti affetti da patologie oncologiche a carico dell’apparato muscolo scheletrico.
Dall’ottobre 2019 è stato istituito il Centro di Coordinamento Risorse Biologiche, articolazione organizzativa in staff alla Direzione Scientifica, grazie al lavoro congiunto di 3 biobanche IOR.
La nostra casistica
La Biobanca dei Tumori Muscolo-Scheletrici dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli risulta essere la più ampia raccolta al mondo di tessuti derivanti da neoplasie dell’apparato muscolo scheletrico, sia in termini di numerosità di biomateriali che in termini completezza delle informazioni cliniche annesse.
Di ogni singolo paziente di cui si ha materiale biobancato sono raccolte tutte le informazioni cliniche, che vengono periodicamente aggiornate, al fine di effettuare correlazioni clinico-patologiche.
Il materiale biologico oggetto della raccolta in BIOTUM è costituito da:
- campioni tissutali ottenuti da materiale "a fresco" ridondante dalle normali attività di routine del percorso diagnostico, riguardante patologie neoplastiche, sia benigne che maligne, dell’apparato muscolo scheletrico (osso, parti molli), metastasi da sarcoma, metastasi ossee derivanti da tumori solidi di varia origine e tessuto sano adiacente la neoplasia;
- derivati del sangue proveniente da pazienti ricoverati allo IOR arruolati in studi clinici;
- frazioni molecolari quali RNA e DNA.
I biomateriali sono conservati in appositi ultrafreezer -80°C e congelatori -20°C situati in ambiente controllato ad accesso limitato, mentre i dati relativi ai campioni sono raccolti e gestiti da un database specifico protetto da sistemi di sicurezza informatici per salvaguardare la privacy del paziente a cui hanno accesso il responsabile della biobanca ed i suoi più stretti collaboratori.