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VISTA PARADOX Prospettive culturali

Il nuovo progetto culturale di archiviozeta all’Istituto Ortopedico Rizzoli - San Michele in Bosco

13 Giugno 2024

Teatro, lettura e incontri: nasce VISTA PARADOX prospettive culturali, il nuovo progetto culturale pensato da archiviozeta per gli spazi dell'Ala monumentale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, oltre al parco di San Michele in Bosco e Parco Remo Scoto, nuova casa della compagnia. Il progetto è stato presentato giovedì 13 giugno nel corso di una conferenza stampa condotta da Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni di archiviozeta, Elena Di Gioia delegata alla cultura di Bologna e Città Metropolitana, Anselmo Campagna direttore generale del Rizzoli.

Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni di archiviozeta, Elena Di Gioia delegata alla cultura di Bologna e Città Metropolitana, Anselmo Campagna direttore generale del Rizzoli
Da sinistra: Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni di archiviozeta, Elena Di Gioia delegata alla cultura di Bologna e Città Metropolitana, Anselmo Campagna direttore generale del Rizzoli

VISTA PARADOX è nato nell'ambito della convenzione triennale tra archiviozeta e Istituto Ortopedico Rizzoli grazie alla quale da gennaio 2024 archiviozeta ha la sua nuova sede artistica e organizzativa presso l'Ala monumentale dell'Istituto e promuove la realizzazione di progetti sociali e culturali volti alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico del Rizzoli.

VISTA PARADOX prospettive culturali è sostenuto con fondi MIC per lo spettacolo dal vivo e fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna-Territorio Turistico Bologna-Modena.

Una prima serie di appuntamenti, che inizieranno il 14 giugno 2024 e che si concluderanno a settembre, con l’obiettivo di valorizzare e riscoprire questo meraviglioso e multiforme luogo della città. Aprire le porte dell’Istituto Rizzoli alla città è, infatti, una straordinaria occasione per mettere in relazione la cultura umanistica e
quella scientifica in uno dei luoghi più belli e storicamente importanti di Bologna.

VISTA PARADOX prospettive culturali, nella nomenclatura scientifica internazionale, è la definizione della famosa illusione ottica nota come ‘effetto cannocchiale’ che si percepisce nel corridoio al primo piano del Complesso monumentale di San Michele in Bosco, grazie al quale si ha una vista speciale, paradossale, incredibilmente ingrandita, della celebre Torre degli Asinelli. Proprio per questo motivo, archiviozeta ha deciso di chiamare così il suo nuovo progetto culturale. Il progetto, nato in continuità con l’esperienza di residenza artistica inosservanza a Villa Aldini (attualmente in restauro), è incentrato sullo sguardo e sulla parola: una visione della cultura in prospettiva, per accrescere ‘paradossalmente’ la nostra percezione della realtà.

VISTA PARADOX prospettive culturali parte, dunque, il 14 giugno, con un nuovo allestimento delle prime due parti de La montagna incantata, rappresentate a serate alterne e ripensate appositamente per gli spazi straordinari dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Dopo il debutto nel 2022 e 2023, al Cimitero militare germanico del passo della Futa, archiviozeta ha deciso di inaugurare la sua nuova residenza artistica con la messa in scena del capolavoro di Thomas Mann, romanzo paradigmatico e attualissimo sulla malattia e sulla guerra, nel centenario dalla sua pubblicazione (1924-2024) in un luogo di ricerca e di cura quale è il Rizzoli.

Il 28 giugno, invece, archiviozeta partecipa con letture e azioni teatrali itineranti dedicate anche ai più piccoli e alle famiglie all’evento organizzato da Fondazione Rizzoli, per celebrare l’anniversario della nascita dell’Istituto Ortopedico Rizzoli (1896) e della Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli (2022). Ispirato al lavoro sulla fiaba della grande scrittrice Cristina Campo, l'evento si svolge nei chiostri e nel giardino del Rizzoli, che per l’occasione diventano uno spazio di riflessione, di letture, di creazione di mondi fantastici. BOSCO VECCHIO è un percorso che prende le mosse dal magnifico cedro dell’Himalaya che si staglia imponente e magnifico nel parco di San Michele in Bosco e attraversa i diversi cortili, una lettura polifonica tratta dal romanzo “Il segreto del Bosco vecchio” di Dino Buzzati.

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa nel chiostro ottagonale di San Michele in Bosco

È la volta poi di incipit, un gruppo di lettura il cui filo conduttore è la letteratura scientifica in relazione al lavoro di ricerca dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, con tre incontri aperti a tutti da settembre, nei quali sono coinvolti medici e ricercatori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, riconosciuto dal Ministero della Salute come IRCCS - Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Medici stessi e attori di archiviozeta leggono e commentano i libri proposti rendendo, ogni incontro, l’occasione per un racconto divulgativo su alcuni aspetti specifici del lavoro di ricerca. Gli incontri si tengono ogni volta in un luogo diverso del Complesso monumentale e dell’Istituto, compresi i laboratori.

Sempre a partire da settembre arriva inoltre punti di fuga, una serie di eventi divulgativi e performativi di scoperta, approfondimento e valorizzazione dei diversi luoghi del Complesso monumentale di San Michele in Bosco, insieme a studiose e studiosi, storiche e storici, storiche e storici dell’arte, musiciste e musicisti e danzatrici e danzatori, affiancati da letture a cura di archiviozeta.

Tra gli appuntamenti Vista Paradox, incontro dedicato all'approfondimento dell’effetto cannocchiale che può essere percepito nel corridoio della manica lunga del Complesso monumentale di San Michele in Bosco e L’Organo di Facchetti, sulla storia dell’organo a canne di grandissimo pregio, costruito nel 1524-1526 da Giovanni Battista Facchetti, e conservato nella chiesa di San Michele in Bosco.

Infine officina dei corpi, una serie di eventi divulgativi e performativi dedicati all’archivio fotografico e documentale dell’Istituto Rizzoli. L’inizio di un percorso volto alla valorizzazione di un patrimonio di inestimabile valore storico, medico, archivistico, culturale ma anche poetico proveniente dal Fondo documentario e iconografico delle cartelle cliniche dei feriti di guerra conservato presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Nel corso di incontri, con letture e proiezioni, archiviozeta cercherà di restituire a poco a poco, in forma divulgativa, questo incredibile patrimonio di immagini di corpi e di volti che, da oltre un secolo, attendono di rivedere la luce.

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