Raddoppiare la fascia oraria dedicata alle visite e mettere in sicurezza gli ambienti in cui si svolgono: questi i due aspetti su cui l’Istituto Ortopedico Rizzoli sta lavorando per recuperare le visite annullate nei mesi di lockdown e al contempo garantire la possibilità di nuove prenotazioni a chi ne abbia necessità.
A partire dal 18 maggio, dopo la sperimentazione in corso questa settimana, le visite del Servizio Sanitario Nazionale negli ambulatori dell’Istituto, che nell’organizzazione pre-emergenza venivano eseguite di mattina, saranno distribuite su tutta la giornata, con estensione alla fascia oraria pomeridiana.
L’Istituto ha garantito in tutto il periodo dell’emergenza le prestazioni urgenti e non differibili, come quelle oncologiche, i controlli post intervento e i controlli successivi agli accessi di Pronto Soccorso. A queste prestazioni, si aggiungeranno progressivamente le visite non urgenti “saltate” nella fase di emergenza e nell’attuale fase di transizione, che potranno così essere recuperate, e in seguito le nuove visite, che potranno essere effettuate da coloro che attendono la riapertura delle prenotazioni.
Per consentire questa riprogrammazione, le visite in libera professione intramoenia svolte dai medici del Rizzoli saranno eseguite in una serie di strutture esterne (Clinica Villalba, Casa di Cura Toniolo, Centri medici Dyadea), con le quali sono stati definiti accordi, secondo le modalità previste dalle norme che regolano l’attività in libera professione, per arrivare ad avere spazi sufficienti ad accogliere l’attività ambulatoriale di tutti gli specialisti per la durata dell’anno 2020. Tale attività, benché svolta in strutture esterne alle sedi dell’Istituto, si configura a tutti gli effetti come attività Rizzoli in regime di libera professione.
L’Istituto sta ricontattando i pazienti per procedere alla riprogrammazione delle visite, con un percorso di graduale recupero che considera anche l’evoluzione della situazione clinica e le circostanze logistiche della fase 2, vista la provenienza geografica da tutta Italia dei pazienti del Rizzoli.
I pazienti che necessitano di prenotare una nuova visita potranno invece farlo a breve con i canali consueti.
Per quanto riguarda la gestione in sicurezza degli ambienti, tra cui le sale d’attesa degli ambulatori, il Rizzoli ha predisposto checkpoint di accesso con rilevazione della temperatura insieme a percorsi e modalità di permanenza che consentano di rispettare la distanza.
Anche l’attività ospedaliera sta procedendo verso un progressivo ripristino della normalità, dopo che da metà marzo a oggi l’Istituto si è fatto carico della gestione delle urgenze ortopediche di tutta l’area metropolitana. Rimangono però stabilmente operativi una sala operatoria riservata agli interventi chirurgici indifferibili su pazienti positivi e un reparto Covid per il ricovero in isolamento organizzato secondo le procedure di sicurezza per i pazienti e gli operatori.
Anche i pazienti in lista d’attesa per ricovero programmato e intervento chirurgico saranno ricontattati dall’Istituto per la riprogrammazione, che avverrà tenendo conto dell’evolversi della situazione epidemiologica nazionale. È attivo anche un numero verde dedicato per informazioni inerenti il ricovero.