Al Rizzoli un nuovo trattamento chirurgico personalizzato delle lesioni della cartilagine della caviglia
7 Ottobre 2021Nei pazienti giovani le lesioni osteocondrali della caviglia, cioè quelle lesioni che interessano la cartilagine articolare e l'osso sottostante (generalmente conseguenti a traumi), vengono spesso trattate in maniera “biologica”, ovvero ricorrendo alla rigenerazione del tessuto danneggiato mediante l'utilizzo di trapianti di cellule staminali del paziente.
Questa opzione, però, è valida in pazienti di giovane età e con dimensioni della lesione limitate. Al crescere dell’età, in caso di lesioni eccessivamente ampie e profonde o in caso di fallimenti di trattamenti chirurgici, l’intervento ricostruttivo cartilagineo biologico non risulta più efficace.
Nei pazienti anziani, invece, si ricorre alla sostituzione protesica totale dell’articolazione della caviglia. Tra questi due gruppi di pazienti con fasce di età così diverse, si colloca una “zona grigia” di persone per cui la rigenerazione tissutale biologica non è indicata, ma la sostituzione protesica totale della caviglia è prematura ed eccessiva
Per questi pazienti vi sono oggi nuove possibilità basate sulla chirurgia personalizzata (custom-made) che ha lo scopo di rivestire e sostituire solo la zona di cartilagine articolare e l’osso subcondrale danneggiati.
Nei giorni scorsi questo intervento innovativo è stato realizzato all'Istituto Ortopedico Rizzoli dal prof. Stefano Zaffagnini, Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica II e dal Dr. Massimiliano Mosca, responsabile della Struttura Semplice della caviglia e del piede della II Clinica in collaborazione con il Prof. emerito Niek van Dijk dell’Università di Amsterdam - AMC Hospital, su un paziente affetto da un'ampia e profonda lesione osteocondrale della caviglia che si era già sottoposto senza successo ad un precedente trattamento chirurgico.
Utilizzando immagini TC ed RMN dedicate della caviglia è stato realizzato una sorta di “bottone”, un dispositivo personalizzato con parti in lega di cromo-cobalto, titanio, idrossiapatite, che è stato impiantato in sostituzione della cartilagine e dell'osso subcondrale lesionati. Anche lo strumentario chirurgico utilizzato per l’intervento è stato progettato e realizzato mediante la stampa 3D sempre in modo personalizzato.